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“Abbiamo litigato”: Gennaro Gattuso e la rottura con il suo “padre calcistico” | Rapporto macchiato

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Gennaro Gattuso, allenatore del Valencia, mentre dà indicazioni ai suoi giocatori (AnsaFoto)

Alla vigilia della Supercoppa spagnola Gattuso parla brevemente del rapporto personale con un suo ex allenatore.

Il calcio spagnolo mette in palio il primo trofeo della stagione. Oggi inizia il minitorneo della Supercoppa che vedrà frapporsi quattro squadre: Barcellona, Betis, Real Madrid e Valencia. Per chi non lo sapesse, la competizione differisce da quelle delle altre leghe europee per il format. Fino a quattro anni le regole di partecipazione erano uguali a quelle di tutti gli altri paesi: si mettevano di fronte la vincente del campionato e della coppa nazionale, con l’unica differenza che si giocava andata e ritorno. Fa eccezione l’edizione del 2018, in cui Barcellona e Siviglia si contesero il trofeo in una sola partita e in campo neutro (a Tangier, Marocco). La federazione spagnola nel novembre 2019 decise di mischiare le carte e dare una nuova linfa alla competizione, cambiandone completamente la struttura e allargando innanzitutto il numero delle squadre, salito a quattro, e poi aumentando il numero delle partite, che da due passarono a tre (due semifinali e una finale).

Anche quest’anno, come nelle scorse due edizioni, la Supercoppa spagnola si disputerà interamente al King Fahd International Stadium di Riyadh, in Arabia Saudita. L’impianto tra sette giorni ospiterà anche quella italiana tra Inter e Milan. Piccola nota a margine, ad oggi nessun broadcaster italiano ha deciso di acquisirne i diritti tv, quindi non sarà visibile nel nostro territorio.

Il programma prevede:

  • mercoledì 11 gennaio, ore 20.00, Real Madrid vs Valencia;
  • giovedì 12 gennaio, ore 20.00, Barcellona vs Betis;
  • domenica 15 gennaio, ore 20.00 la Finale.

Un rapporto logorato

Saranno due italiani ad aprire le danze, quest’anno: Gattuso e Ancelotti si affronteranno per guadagnarsi un posto nella finale di domenica. I due allenatori hanno parlato ieri, alla vigilia della partita e hanno brevemente anche parlato del loro rapporto personale, che a quanto pare vive un momento molto difficile.

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Carlo Ancelotti e Gennaro Gattuso esultano per la vittoria della Champions League, il 23 maggio 2007 ad Atene (AnsaFoto)

Ancelotti è stato per otto anni l’allenatore di Gattuso al Milan. Insieme hanno vinto, tra le altre cose, un campionato (2003-04) e due Champions League (2002-03, 2006-07) e la loro relazione è sempre stata buona, l’ex numero 8 del Milan era la longa manus del reggiolese in campo, il trascinatore della squadra. Le cose pare che siano cambiate nel 2019, quando Gattuso ha sostituito Re Carlo sulla panchina del Napoli: “L’ultima volta che ho parlato con Ancelotti è stata un anno fa. Il rispetto professionale è enorme, il rapporto non è più come prima. Quando sono andato al Napoli, si è parlato molto che la squadra non stava bene quando c’era Carlo. In quei due anni alcune cose non sono state fatte bene. Ma ho un grande rispetto per lui”, ha dichiarato l’allenatore del Valencia al quotidiano As, per poi aggiungere in conferenza stampa, ieri: “Ancelotti sa che ho molto rispetto di lui – ha spiegato in conferenza stampa – I problemi sono a livello lavorativo. A livello umano e calcistico ho molto rispetto di lui, è il migliore allenatore al mondo”.

L’allenatore del Real Madrid non è voluto scendere nei dettagli, nella sua conferenza prepartita: “Insieme a Gattuso abbiamo vissuto momenti molto belli, abbiamo vinto due Champions, sono stati anni e situazioni che ricorderò per sempre. Poi, non sempre la relazione continua ad essere buona, abbiamo avuto dei problemi e non ne voglio parlare perché sono cose personali”.