Home » “Alla Juve mi facevano solo correre all’indietro”: bomba contro i bianconeri | Dopo la cessione ne dice di tutti i colori

“Alla Juve mi facevano solo correre all’indietro”: bomba contro i bianconeri | Dopo la cessione ne dice di tutti i colori

Massimiliano Allegri
Massimiliano Allegri, allenatore Juventus, pensieroso durante il match contro la Fiorentina/Ansa Foto

Arrivano le dichiarazioni di un calciatore juventino che ha parlato, non lesinando critiche, del suo modo di giocare in bianconero.

Il Mondo del calcio, soprattutto negli ultimi tempi, sembra essersi diviso in due macrocategorie: i giochisti e i risultatisti. Termini coniati da poco, neologismi issati all’altare del dibattito tra chi ama un calcio più manovrato e che ha come primo obiettivo far divertire la gente e giocare bene a pallone (i giochisti, appunto) e chi pensa solo al risultato, senza badare troppo all’estetica, considerando la vittoria l’unica cosa che conta (i risultatisti).

In questa macrocategoria è stato fatto rientrare tanto, troppo spesso, soprattutto negli ultimi quindici anni, il calcio italiano. Il principale esperto di questo tipo di calcio può essere considerato sicuramente Massimiliano Allegri.

L’attuale allenatore della Juventus, anche se ultimamente si è risentito un po’ di questa narrativa a suo modo di dire offensiva e di queste etichette che gli vengono affibbiate, ha spesso preferito la sostanza alla forma, il subire un gol in meno degli avversari al farne uno in più, la giocata del campione e fuoriclasse di turno alla coralità della squadra.

Il discorso, ovviamente, è più filosofico ed ideologico che puramente calcistico, ma per molti ormai, questo modo di interpretare e giudicare squadre di calcio e partite, è diventato l’approccio principale. Tutto bene finché questi discorsi restano sui giornali e negli studi televisivi.

L’ex calciatore spara a zero sul gioco dei bianconeri

Il discorso ovviamente cambia quando a pronunciare parole sull’estetica del gioco ed il calcio offensivo o difensivo sono i calciatori. Era capitato, per esempio, all’olandese Matthijs De Ligt che, dopo il suo passaggio al Bayern Monaco, aveva rilasciato alcune dichiarazioni non proprio affettuose sul calcio italiano.

Il biondo centrale aveva parlato di un calcio più difensivo e di un modo di difendere molto più basso, rispetto a quello che praticava all’Ajax, che lo aveva messo un po’ in difficoltà durante la sua esperienza in Serie A.

Juventus 2
Adrien Rabiot segna il gol dell’1-0 contro l’Inter, partita valida per la 13° giornata di Serie A/AnsaFoto

Le dichiarazioni dell’ex giocatore della Juventus

De Ligt, qualche settimana fa, intervistato da una tv italiana dopo l’andata degli ottavi di finale di Champions del suo Bayern contro il Paris Saint Germain, aveva in qualche modo chiesto scusa, per le sue dichiarazioni, al pubblico italiano e juventino. Ora, però, ci è ricascato.

Durante un’intervista a Ziggo Sport, sulle differenze tra il calcio tedesco e quello italiano, si è così espresso: “Ora, mi sento bene e ho giocato tutto l’inverno. La squadra a volte gioca bene, a volte un po’ meno, ma io mi sento davvero bene. Il Bayern Monaco vuole giocare un calcio offensivo e difendere in avanti. La cultura tedesca assomiglia a quella olandese. In Italia dovevo correre più volte indietro. Ero abituato così, come al Bayern, anche all’Ajax, mentre in Italia l’allenatore (parlando di Allegri) aveva il suo modo di difendere e con quello ha raggiunto due finali di Champions”.