Accordo nascosto nel contratto: è già fatta per Lukaku | Tifosi sotto shock

Un finale di stagione in apnea. Questo ormai attende l’Inter da qui a giugno, dove si tireranno le somme e si faranno determinati cambiamenti.

La sconfitta di Bologna ha lasciato il segno, non a caso Simone Inzaghi alla vigilia della sfida casalinga contro il Lecce ha parlato di una squadra arrabbiata, con se stessa però. Una sconfitta che, proprio come l’anno scorso, rischia seriamente di rimettere in discussione l’operato del tecnico, in primis.

Una sconfitta da riscattare immediatamente, perché la corsa Champions League ha inghiottito anche la Beneamata, nonostante il pari casalingo dell’Atalanta contro l’Udinese, perché in compenso la Lazio è riuscita a passare a Napoli, e bisogna stare attenti alla Juve, a -10 dal quarto posto, al netto di quei punti di penalizzazione, quindi. Che se fossero ridati dal Collegio di Garanzia di CONI, renderebbero la corsa all’Europa che conta, infernale.

Ecco perché questo finale di stagione ha un senso per l’Inter. Dare un senso al campionato anche come viatico per le coppe: nella semi per la coccarda tricolore c’è la Juve, in Champions bisogna prima eliminare quel Porto battuto di misura e con tanta fatica al Meazza. Poi, eventualmente, chissà.

Simone Inzaghi sa bene che non può permettersi più passi falsi, i suoi detrattori lo aspettano al varco. Almeno fino a giugno. Poi via al cambiamento. Tanti, tantissimi nodi da sciogliere per l’Inter. Serve trovare assolutamente l’erede di Skriniar, promesso sposo del PSG, la difesa potrebbe essere completamente rivoluzionata se non si troveranno l’accordo per il rinnovo di Bastoni, o per la situazione di Acerbi, in prestito dalla Lazio.

Da Calha e Brozovic

Anche a centrocampo, via a una mezza rivoluzione. Da capire il futuro di Calha, il cui rinnovo è ancora in stand-by. Da monitorare la situazione di Epic Brozo, a forte rischio continuità pensando allo scambio di questo inverno, saltato alla fine, con Kessié del Barcelona.

Ma è normale che tutto ruoterà intorno a Romelu Lukaku. Il prestito oneroso impone una scelta non semplice. Anzi, piena di criticità. Big Rom ha faticato tantissimo a recuperare dall’infortunio muscolare, ma al netto del kappaò non è apparso quello dell’annata di Conte, tanto per intenderci.

Il Chelsea non è un ostacolo. Ma…

Le buone notizie sono due. Il Chelsea non ci pensa proprio a volerlo indietro, e non sarà un ostacolo per la Beneamata. Il secondo punto è nelle condizioni dell’attaccante belga, a segno in campionato contro l’Udinese, match winner soprattutto della sfida di andata contro il Porto.

Proprio come Inzaghi, però, anche Lukaku dovrà sfruttare questo finale di stagione per sciogliere l’amletico dubbio: prenderlo (a titolo definitivo) o non prenderlo, questo il problema…