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“Vogliamo i Mondiali del 2030”: candidatura già presentata | Si aspetta la scelta della FIFA

Infantino
Il presidente della FIFA Gianni Infantino sul palco della premiazione del Mondiale per Club, dopo la finale tra Real Madrid e Al Hilal (AnsaFoto)

Sono state ufficializzate le candidature per ospitare l’edizione successiva a quella congiunta Usa-Messico-Canada. Adesso spetta alla FIFA decidere.

Il 2022 è stato un anno importante per la FIFA, che ha vinto la scommessa del Mondiale più controverso di sempre, disputato in pieno inverno e terminato con una finale assolutamente straordinaria. A conferma del successo, il Consiglio dell’ente supremo del calcio ha approvato il bilancio che si è chiuso con un utile di 2,1 miliardi di euro.

Nel triennio 2019-2022 ha fatturato in totale 7,6 miliardi di dollari  – di cui 5 circa solo grazie alla manifestazione in Qatar – e prevede che per il prossimo triennio 2023-2026, che si chiuderà con il Mondiale congiunto Stati Uniti, Canada e Messico, gli incassi aumenteranno quasi del 70% (circa 11 miliardi).

L’anno si è aperto con un’altra manifestazione mondiale, questa volta per club, che ha visto il Real Madrid trionfare contro l’Al Hilal. Nei giorni immediatamente successivi, la FIFA ne ha approfittato per annunciare sia la prossima sede, che sarà l’Arabia Saudita (12 – 22 dicembre 2023), sia la nuova modalità del torneo che esordirà a partire dal 2025.

Si disputerà ogni quattro anni tra giugno-luglio e il numero di squadre aumenterà da 7 a 32: 12 squadre europee, 6 dal Sud America, 4 dall’Africa, 4 dall’Asia, 4 dal Centro-Nord America, 1 dall’Oceania e 1 dalla nazione che organizza il torneo. Non sono ancora svelati i dettagli sulle modalità di qualificazione, ma appare chiaro che almeno quattro delle dodici proveniente dall’UEFA saranno le vincitrici delle edizioni della Champions League.

Verso il 2030

Nella giornata di martedì, il presidente della federcalcio spagnola Luis Rubiales ha rilasciato un’intervista all’agenzia di stampa Europa Press, nella quale ha toccato anche il tema della candidatura congiunta Spagna, Portogallo e Ucraina per i Mondiali 2030.

Mondiali 2030
Da sx a dx: Fernando Gomes, Luis Rubiales e Andriy Pavelko, rispettivamente i presidenti delle federcalcio portoghese, spagnola e ucraina durante la conferenza stampa di presentazione della candidatura congiunta per i Mondiali 2030 (AnsaFoto)

“La nostra candidatura sarà la più potente”, ha dichiarato Rubiales.  “Sarebbe fantastico raggiungere questo obiettivo per la Spagna. Siamo sulla strada giusta, ma manteniamo una certa dose di umiltà perché ci sono rivali che faranno le cose molto bene”.

Inizialmente, la proposta doveva essere soltanto dei due paesi iberici, ma dopo l’invasione della Russia iniziata a febbraio 2022, le due federazioni hanno deciso di accorpare anche quella Ucraina per dare un segnale politico. I tre paesi UEFA se la dovranno vedere con la candidatura congiunta Argentina, Uruguay, Cile e Paraguay, che desidererebbero ospitare la manifestazione a cent’anni dalla prima disputata proprio in Uruguay, e con il Marocco, unico paese a candidarsi in solitaria.

La decisione della FIFA è attesa per l’estate del 2024.