Smette a fine stagione | Il 2023 arriva con la notizia devastante: l’idolo di Napoli si ritira
A settembre spegnerà le sue 38 candeline, per quel 4 settembre potrebbe anche aver appeso le fatidiche scarpette al chiodo.
Un campione del mondo a Sudafrica 2010. Ma anche una Liga, due Copa del Rey e una Supercoppa di Spagna. E ancora: due Europa League e una Supercoppa europea.
Praticamente in Europa gli è mancata soltanto la Champions League, perché in Italia ha vinto comunque, non lo scudetto ma ha messo in bacheca una coccarda tricolore e un Supercoppa.
“Preferisco andare anno per anno. Ogni anno aspetto che finisca il contratto”. Non lo dice espressamente, ma sono in tanti ad essere convinti che questo sia l’ultimo.
Sì, perché radio mercato internazionale racconta che il Villarreal sta cercando il suo sostituto, addirittura provando A pescare in Italia, dall’Inter. Che l’anno prossimo cambierà pelle. Per questo si parla di un’offerta di un contratto biennale per Stefan De Vrij.
Il Napoli degli spagnoli
L’olandese è uno dei papabili a sostituire Raul Albiol. Non uno qualsiasi, un difensore che ha sempre lasciato un buon ricordo, ovunque è andato. A Madrid un mezzo idolo dei tifosi, se non fosse per la sua celeberrima garra. A Napoli ancora se lo ricordano.
Fu acquistato nel 2013, lasciò la Casa Blanca per 12 milioni di euro pur di arrivare alle falde del Vesuvio dove c’era il suo connazionale, nonché amico, Rara Benitez, già alle sue dipendenze ai tempi d’oro del Valencia, quando Raul Albiol vinse il prestigioso riconoscimento del Don Balòn, come giocatore-rivelazione. Scelse la maglia numero 33 e a Napoli quel numero e quella doppia scritta sul retro della maglia azzurra, ancora si vede in città. Debutta in Serie A in un Napoli-Bologna 3-0, ma bisogna aspettare l’anno nuovo per vederlo esultare per un gol: era Napoli-Chievo, una rete da un punto visto che terminò con un clamoroso 1-1.
I due trofei
Sei anni in azzurro, più di un lustro coinciso con due trofei, da protagonista. Il primo è un successo in Coppa Italia, all’Olimpico di Roma un 3-1 alla Fiorentina grazie a una partenza a razzo (doppietta di Insigne) e nonostante il gol di Vargas e il rosso a Inler, ci pensò Mertens in pieno recupero a chiudere anticipatamente i conti. Era il Napoli degli spagnoli (Reina, Albiol e Callejon), ma anche di Higuain e Jorginho, Insigne e Hamsik.
Un mezzo squadrone che qualche mese dopo sorprese la Juve di Allegri a Doha in Supercoppa. Una partita memorabile, un botta e risposta sia ai tempi regolamentari, sia ai supplementari: Tevez-Higuain. Ai tiri di rigore si presentò dal dischetto proprio Albion: gol! Quello decisivo, dopo l’errore di Padoin, lo realizzò Koulibaly. Ma quegli eroi capaci di battere gli odiati arcinemici bianconeri, non si possono dimenticare.