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Dybala-Inter, tutto confermato | Il retroscena che fa impazzire di rabbia i tifosi

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Paulo Dybala esulta dopo aver messo a referto una doppietta contro la Fiorentina (AnsaFoto)

A un certo punto i nerazzurri sembravano essere a un passo dall’argentino, poi le cose sono improvvisamente cambiate.

Nella sua prima stagione con la maglia della Roma Paulo Dybala sta tornando ai livelli che tutti gli avevamo visto toccare fino a un paio di anni fa, quando sono subentrati diversi problemi fisici che gli hanno impedito di esprimersi al meglio. Infortuni che hanno anche influito sul giudizio della Juventus sul rinnovo del contratto, andato poi in scadenza il 30 giugno scorso.

L’argentino aveva inizialmente trovato un accordo con i bianconeri per una cifra attorno ai 9 milioni di euro netti, ma le cose sono cambiate e alla fine le strade si sono separate dopo sette anni di matrimonio.

Dopo l’addio allo Stadium, però, non era affatto scontato che Dybala divenisse giallorosso. Per settimane la squadra che sembrava in vantaggio sul giocatore era l’Inter, il cui amministratore è quel Beppe Marotta che lo portò a Torino nel 2015, strappandolo alla concorrenza proprio dei nerazzurri.

Un accordo che però non è mai stato ufficializzato e alla fine il campione del mondo è finito all’Olimpico. Ma come mai?

Incroci di mercato

A marzo, una volta compreso che Dybala non avrebbe rinnovato il contratto con la Juventus, Inter e Roma hanno iniziato a lavorare sotto traccia sul giocatore. Essendo un parametro zero, la difficoltà principale consisteva nel convincere il giocatore a sposare il progetto, prima ancora di discutere di eventuali cifre.

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La maglia dell’Inter con nome e numero di Dybala messa in vendita negli stand ambulanti (non ufficiali) a giugno, prima del ritiro dei nerazzurri

Agli inizi di giugno, la trattativa tra il campione del mondo e i nerazzurri è sembrata decollare. La società di Zhang poteva offrire al giocatore sia l’opportunità di giocare la Champions League che un contratto economicamente più simile a quello che aveva in bianconero. L’accordo non era ancora perfezionato, ma le parti erano vicine. Gli scenari sono cambiati improvvisamente quando i nerazzurri hanno compreso che un ritorno di Romelu Lukaku sarebbe stato fattibile.

Il belga aveva lasciato Milano solo un anno prima per una cifra importantissima (115 milioni di euro). La sua avventura 2.0 al Chelsea però non aveva lasciato il segno, tant’è vero che già a gennaio ai microfoni di Sky Sport Italia aveva dichiarato che gli sarebbe piaciuto tornare. A rendere possibile la trattativa è il cambio di proprietà del club londinese, che non aveva alcuna intenzione di includere l’attaccante nel progetto della nuova stagione, motivo per cui ha accettato una semplice offerta di prestito, il massimo che poteva offrire l’Inter.

Con il ritorno di Lukaku, i nerazzurri si sono ritrovati in rosa cinque attaccanti: gli altri erano Dzeko, Lautaro, Correa e Sanchez. Pur dato per partente il cileno, ne sarebbero rimasti quattro, abbastanza per riempire un reparto che ne vede giocare dall’inizio solo due. Così, non hanno potuto più proseguire la trattativa con Dybala, dando l’opportunità alla Roma di piazzare uno dei colpi più importanti della sua storia recente.