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“Società venduta agli americani”: clamoroso in Serie A | Da luglio un altro club in mano straniera

Dal Pino
Il presidente della Lega Serie A Paolo Dal Pino, alla conferenza stampa dopo la sua elezione nel 2020 (AnsaFoto)

Un altro club italiano potrebbe essere oggetto di mire straniere, lascerebbe una proprietà storica del campionato.

Il calcio italiano non vive un momento economicamente facile. La pandemia ha inflitto un duro colpo alle casse dei club di tutte le categorie, ma in particolar modo a quelle delle squadre di Serie A. Il debito è cresciuto in misura tale che sono stati necessari alcuni interventi straordinari per permettere, in un primo momento immediatamente post-ripresa delle attività, di pagare gli stipendi, e più recentemente di poter pagare le tasse, grazie a un intervento ad hoc del governo presieduto da Giorga Meloni.

La situazione resta complessa. Prima del posticipo di lunedì tra Empoli e Sampdoria, il presidente blucerchiato Marco Lanna ha dichiarato ai microfoni di calciomercato.it:

“Il momento è difficile, se ne esce solo se arriverà qualcuno che ci darà una mano. In questo momento non riusciamo più ad andare avanti con le nostre forze. Gli appoggi finanziari esterni non bastano più. C’è bisogno assolutamente di un cambio di proprietà. Spero che possa arrivare nei prossimi giorni. La situazione non la vedo molto lunga”. Definirlo un grido d’aiuto sarebbe riduttivo: il calcio italiano è sull’orlo del baratro.

Eppure, nonostante questo momento complicatissimo, l’appeal dei club italiani non è mai stato più alto, soprattutto da parte degli americani. Nel 2020 la Roma ha cambiato proprietà per la seconda volta nel giro di dieci anni, pur restando sempre a stelle e strisce. Nel febbraio dell’anno successivo è toccato allo Spezia, passato nelle mani del finanziere Robert Platek. Nel 2022, nel giro di pochi giorni, il Genoa è stato acquistato dal fondo 777 Partners mentre la famiglia Percassi ha ceduto il 55% delle quote a Stephen Pagliuca. Senza scordarci della Fiorentina, che ha cambiato proprietà pochi mesi prima della pandemia.

Nuovi americani?

Secondo un’indiscrezione lanciata dal quotidiano torinese Tuttosport, un altro club italiano sarebbe in procinto di cambiare proprietà: l’Udinese. I bianconeri sono nelle mani della famiglia Pozzo da 37 anni, la seconda guida più longeva della Serie A (al primo posto naturalmente il binomio Agnelli-Juventus).

Dal prossimo luglio sia l’Udinese che una quota del Watford – a patto che riesca a tornare in Premier League – dovrebbero essere ceduti a due fondi USA. Questo renderebbe i friulani l’ottavo club della massima divisione italiana a controllo straniero: Bologna, Milan e Inter, oltre alle sopracitate , Atalanta, Fiorentina, Spezia e Roma (il Genoa milita in B).

Pozzo
Foto d’archivio: Il presidente dell’Udinese Giampaolo Pozzo a colloquio con Adriano Galliani, allora amministratore delegato del Milan (AnsaFoto)

Smentita

Per dovere di cronaca dobbiamo riportare che nel pomeriggio di ieri l’Udinese, attraverso un comunicato pubblicato sul proprio profilo Twitter, ha smentito le indiscrezioni raccolte da Tuttosport:

In relazione all’articolo pubblicato stamane da Tuttosport, Udinese Calcio smentisce categoricamente quanto riportato e si sorprende che simili notizie, totalmente prive di fondamento, vengano pubblicate.