Calcio

“Questo stadio è un cadavere”: scandalo in Italia | Esclusi da Euro 2032

Gabriele Gravina, presidente FIGC – NewsSportive.it

Final Bid Dossier, si chiama così in gergo tecnico. Sono tutti gli incartamenti attraverso i quali un paese si candida a un evento.

L’Italia ci riprova, dunque, sperando che vada a finire come in occasione dei prossimi XXV Giochi olimpici invernali, che si disputeranno da venerdì a domenica 22 febbraio 2026, a Milano e a Cortina d’Ampezzo.

La candidatura presenta per gli Europei di calcio del 2032, è stata figlia di un’operazione congiunta: FIGC, ovviamente, spinta da Governo e Parlamento, i Comuni interessati e tutti gli altri stakeholder. Nei prossimi mesi è attesa la valutazione da parte dell’UEFA, durante l’Esecutivo previsto per il prossimo 10 ottobre, quando si scopriranno le sedi della di EURO 2028 e, appunto, di EURO 2032. Italia in pole? Turchia permettendo.

“Il dossier di candidatura dell’Italia per l’organizzazione di UEFA EURO 2032 è ispirato ad un Nuovo Rinascimento”. Lo definisce così Gabriele Gravina, numero uno della FIGC, che incrocia le dita ma gonfia il petto per il lavoro svolto da tutte le parti che vogliono contribuire a quel Nuovo Rinascimento italiano, dopo gli anni bui della pandemia da Coronavirus.

“Un dossier – prosegue Gravina – realizzato attraverso continue connessioni con i territori, da un lato esaltandone le bellezze storiche e artistiche, dall’altro rispettandone l’impatto e la sostenibilità. Il dossier è il frutto di un lavoro intenso, in cui il calcio si è fatto ancora una volta strumento di unità e di aggregazione trasversale, concretizzatasi nell’adozione di diversi provvedimenti, governativi, parlamentari e comunali, che nobilitano la nostra candidatura”.

Felici e contenti. Tutti, o quasi

Gravina si proietta ne futuro: “Abbiamo immaginato l’Italia e il calcio europeo fra 10 anni, nella consapevolezza che il lascito positivo di un evento del genere moltiplichi straordinarie opportunità per l’intera nazione”.

Milano, Torino, Verona, Genova, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Bari e Cagliari le città italiane designate. Tutti felici e contenti. Tutti o quasi.

Il Renzo Barbera, lo stadio di Palermo della discordia – NewsSportive.it

Non c’è Palermo, che secondo la FIGC “continuerà a essere coinvolta nell’iter a supporto della candidatura”. In realtà, non ci sono proprio le basi per il Renzo Barbera, come confermato da Sabrina Figuccia. Parole forti quelle dell’Assessore allo sport del capoluogo siciliano ai microfoni di Blogsicilia.it.

Lo stadio è in condizioni drammatiche – tuona l’Assessore – è la stessa situazione che ha interessato la piscina. Il Renzo Barbera è un cadavere che resuscitiamo ogni giorno. Nessuna divergenza di opinioni, ci sono purtroppo dei dati oggettivi. Lo stadio va ristrutturato”. Più chiaro di così…