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“Il momento è arrivato, mi ritiro”: l’ex Inter ha detto basta | La sua carriera finisce qui

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Joao Miranda, quattro anni con la maglia dell’Inter – NewsSportive.it

Una lunga carriera, da vincente. Una carriera cominciata e terminata in Brasile, in mezzo tanto football internazionale: Francia, Spagna, perfino un’esperienza gratificante in Cina. E Italia, naturalmente.

Una vecchia conoscenza del calcio nostrano, quattro anni in Serie A con la maglia dell’Inter, non pochi, a trentotto anni suonati decide di appendere le fatidiche scarpette al chiodo, nel più classico dei metodi di quest’era tech: via social, con tanto di breve video sul suo profilo.

“Sono qui per dirvi che è arrivato il momento di salutarci. Se il calcio fosse una persona, dopo tutto quello che ho vissuto direi che è stato emozionante, che abbiamo vissuto qualcosa di inspiegabile, ma il tempo è passato”. E ancora.

“Tutto ciò che ho fatto, tutto ciò che ho conquistato, è stato in modo onorevole e dignitoso“. Termina così il suo breve discorso un brasiliano capace di vincere tutto in patria, sia a livello di campionato nazionale, sia di campionato statale, ossia paulista, uno dei più competitivi e complessi. Ha vinto dappertutto; in Spagna con l’Atletico Madrid, nel Vecchio Continente, alzando Europa League e Supercoppa, con tanto di finale di Champions. Perfino la Super League cinese, nell’anno della pandemia da Coronavirus.

Gli è mancato solo il sigillo in Italia a Joao Miranda, ma probabilmente non erano i tempi giusti per approdare all’Inter, dopo quattro anni indimenticabili all’Atletico Madrid, dove ha contribuito in maniera decisiva alla scalata del Colchoneros nel calcio europeo che conta.

Dagli esordi brasiliani in Europa

Nato a Paranavaí, ma cresciuto calcisticamente nel Coritiba, il roccioso difensore verdeoro lascia il suo paese nel 2005, per provare l’ebrezza di competere nel football del Vecchio Continente. Non un granché la sua prima avventura europea, tant’è che paga lo scotto di un calcio completamente differente, tornando in patria.

La svolta della sua carriera, il São Paulo. E’ lì che Miranda cresce e assapora i primi successi, per un biennio nella formazione tipo del campionato: uno dei migliori difensori. Il primo ad accorgersi delle sue qualità, l’Atletico Madrid, che lo riporta in Europa, nella Penisola Iberica, facendogli sottoscrivere un accordo precontrattuale di tre anni.

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Joao Miranda, ha vinto ovunque è andato in carriera, tranne che con l’Inter – NewsSportive.it

L’esperienza in Italia

Buona la seconda. Joao Miranda diventa uno dei migliori centrali in circolazione in quel periodo, colonna del Brasile. Arrivano trofei a ripetizione: L’Europa League del 2011-12, Copa del Rey Liga (2012-13), poi la Liga (2013-14) e, nello stesso anno la seconda finale di Champions League, persa a Milano ancora con gli odiati nemici sportivi del Real Madrid, all’”undecima” della sua storia.

Il 30 giugno 2015, l’Inter lo strappa via all’Atletico con un prestito biennale per 4 milioni di euro, un obbligo di riscatto che diventa a titolo definitivo. Tante buone prestazione, ma nessun trofeo. Così Joao Mirando al termine del suo accordo con la beneamata vola in Cina, dove torna vincere titoli, il campionato. La fine della sua carriera non poteva essere che nella squadra che lo lanciato, il Sao Paolo. Adeus.