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Il futuro di Antonio Conte è già deciso | La notizia arriva in serata

Conte conferenza stampa
L’allenatore del Tottenham Antonio Conte durante la conferenza stampa, dopo la partita di Premier League contro il Southampton. 18 marzo 2023

La pausa delle nazionali porta una novità in casa Tottenham, la dirigenza ha maturato una decisione sul futuro dell’allenatore leccese.

La sfuriata di Antonio Conte in conferenza stampa post-pareggio contro il Southampton è accaduta pochi giorni fa, ma è già entrata nell’immaginario collettivo del calcio inglese. In soli dieci minuti, l’ex commissario tecnico della nazionale azzurra ha messo sul banco degli imputati sia la cultura societaria al Tottenham che l’atteggiamento dei calciatori, accusati di accontentarsi della mediocrità.

Nella sua carriera ad alti livelli, l’ex centrocampista ha sempre scelto delle realtà in ricostruzione, ma che avevano delle reali prospettive di vittoria nel medio periodo. La Juventus era arrivata settima nei due anni precedenti, il Chelsea decimo e l’Inter non vinceva un trofeo dal 2011. In tutti questi club è stato immediatamente efficace, ma il rapporto non è durato mai a lungo a causa di divergenze, tra cui il mercato.

Ecco perché la scelta di accettare la proposta di Levy ha colto di sorpresa un po’ tutti. Il Tottenham ha vinto un solo trofeo negli ultimi trent’anni e la proprietà è sempre stata tutt’altro che avvezza ad investire su calciatori importanti, anzi per due stagioni consecutive (2015-16, 2016-17) non hanno acquistato neanche un singolo giocatore, neanche in prestito.

Uno dei motivi è stato l’arrivo di Fabio Paratici come direttore sportivo, con cui ha lavorato insieme ai tempi della Juve e che deve avergli offerto delle rassicurazioni sulla volontà del club di costruire una squadra competitiva. La prima stagione insieme è stata un successo, ha ereditato una squadra che aveva perso cinque partite nelle prime dieci e l’ha guidata al quarto posto.

La fine dell’idillio

La luna di miele è durata poco. Già al termine della prima sessione di mercato invernale, Conte non si era dichiarato entusiasta del modo in cui si era mossa la società. In generale, però, è l’allenatore per cui gli Spurs hanno investito di più sul mercato negli ultimi anni: 192 milioni di sterline. Più di quanti spesi sotto la guida di Mourinho (131) e Nuno Espirito Santo (57). Più in generale, la scorsa estate il Tottenham è stato il quarto club per spesa in Europa, dopo Chelsea, Manchester United e West Ham.

Da un punto di vista della qualità del gioco, la squadra non solo non è migliorata, è peggiorata, è diventata il fantasma di ciò che era nella seconda parte della scorsa stagione. E per questo motivo, l’allenatore non è soddisfatto. L’ha ripetuto continuamente nelle ultime uscite – in particolar modo dopo le eliminazioni da Champions e FA Cup – prima dello show di sabato pomeriggio. Il suo futuro è lontano da Londra, si è ormai compreso che lascerà a fine stagione. Ma, secondo la stampa inglese, il divorzio arriverà prima. Conte in questo momento è in Italia per alcuni giorni di pausa concessi durante la sosta delle nazionali, ed è sempre più probabile che ci resti. L’ufficialità dell’esonero, supportata da parte della rosa, dovrebbe arrivare in serata.

Conte Tottenham
L’allenatore del Tottenham Antonio Conte dà indicazioni ai suoi giocatori durante la partita di Premier League contro il Manchester City all’Etihad Stadium. 19 gennaio 2023 (AnsaFoto)

Il sostituto

Se si guarda la stagione nel suo complesso, il Tottenham è ad un solo punto dalla terza posizione in Premier League, ma il calendario delle prossime partite è complesso e prevede il Brighton, Newcastle, Manchester United e Liverpool. Motivo per cui, la decisione di cambiare e “salvare” la qualificazione in Champions League arriverà adesso.

Secondo Sky Sport UK, Daniel Levy sarebbe sotto enorme pressione da parte di molti giocatori e dello staff per riportare in panchina Mauricio Pochettino. Il tecnico argentino è al momento senza squadra, dopo l’ultima avventura nella passata stagione al Paris Saint-Germain. È lui il favorito, in caso di esonero di Conte.