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Esonero Pioli, ribaltone totale a giugno | C’è già il nome giusto per la panchina

Stefano Pioli e vice Murelli
Stefano Pioli, allenatore Milan e Murelli, suo vice, in panchina/Ansa Foto

La pesante sconfitta in Supercoppa, l’eliminazione in Coppa Italia e lo Scudetto lontanissimo. Ora, Stefano Pioli rischia.

Il Milan non c’è più. Dopo un 2022 da sogno con la vittoria di uno Scudetto meraviglioso e inaspettato, il 2023 del Diavolo è cominciato come peggio non poteva. Vittoria sofferta a Salerno, pareggio schock in casa contro la Roma, eliminazione dalla Coppa Italia contro il Torino, pari a Lecce dopo un primo tempo disastroso e la batosta nel derby di Supercoppa Italiana contro l’Inter.

Dal dopo lockdown, questo è sicuramente il momento più buio del Milan e, molto probabilmente, lo è anche dell’intera gestione del tecnico parmense. Pioli, al momento, non è più On Fire ed il distacco, ormai quasi incolmabile, dal Napoli in classifica, rende quasi un’utopia il bis Scudetto.

Resta comunque una stagione da giocare, con un posto in Champions da conquistare e una Champions stessa da onorare. Il 14 febbraio ci sarà l’andata degli ottavi contro il Tottenham di Antonio Conte ed è superfluo dire quanto sia importante quel doppio appuntamento per dare un giudizio quasi definitivo sulla stagione rossonera.

Al momento, sia chiaro, Mister Pioli non rischia. Maldini e la società hanno piena fiducia nell’uomo che ha riportato prima il Milan in Champions dopo otto anni e poi lo Scudetto dopo undici. Il progetto tecnico continua, ma è chiaro che la squadra vista a Riyad desta molte preoccupazioni e non fa essere ottimisti sul futuro.

Ribaltone in panchina, ecco cosa potrebbe succedere

Stefano Pioli, ora, dovrà essere bravo a trovare delle soluzioni e a riprendersi il suo Milan. In questi anni, fin qui, il tecnico ex Lazio e Inter è sempre riuscito a trovare delle soluzioni ai problemi che si presentavano e a svoltare le stagioni del suo Milan.

I tifosi rossoneri si augurano che ci riesca anche questa volta, ma il pericolo di aver intrapreso una strada tutta in salita e di perdersi del tutto, c’è e non può essere ignorato. In quel caso il Milan rischierebbe anche un piazzamento Champions, con Roma, Atalanta e Lazio, oltre a Inter e Juve, che premono alle spalle. A quel punto, quella che al momento sembrerebbe un’ipotesi remotissima, potrebbe diventare realtà e Pioli perderebbe il posto.

Stefano Pioli
Stefano Pioli, Allenatore Milan, dà indicazioni ai suoi giocatori/Ansa Foto

Panchina Milan, ecco i possibili sostituti di Pioli

Se il ciclo Pioli sarà finito o meno, lo dirà il proseguio della stagione, ma Maldini e Massara avrebbero un’ampia scelta come possibile successore. I nomi più quotati al momento sono quelli di due disoccupati di lusso come Tomas Tuchel e Mauricio Pochettino, e quello di un milanista di vecchia data: Roberto De Zerbi.

Il terzo, al momento, è legato al Brighton, ma sarebbe stuzzicato e non poco dall’idea di sedere sulla panchina della squadra con cui è cresciuto ed è diventato calciatore. Inoltre, per caratteristiche, modo di allenare e carta d’identità, sarebbe l’identikit perfetto come nuovo tecnico rossonero. Ultima e romantica ipotesi, infine, sarebbe quella di un incredibile ritorno di Carlo Ancelotti. E, siamo sicuri che, solo nel leggerlo, a qualche tifoso rossonero sarà scesa la lacrimuccia.