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Addio alla Formula 1: deciso per sempre l’abbandono | Tutta colpa della FIA

A Baku torna il Mondiale di F1 – NewsSportive.it

La prima sosta di un Mondiale che finora ha un solo dominatore incontrastato sta per finire. A Baku ci sarà una nuova Sprint Race e quelle regole che hanno fatto storcere il naso a tanti.

Quello di Baku sarà uno dei sei Gran Premi del Mondiale 2023, sostanzialmente con punti aggiuntivi, insieme a quello dello Spielberg (in Austria, 1 luglio), il classico Spa (Belgio, 29 luglio), quello di Lusail (Qatar, 7 ottobre), negli Stai Uniti Austin (Usa, 21 ottobre) e in terra verdeoro Interlagos (Brasile, 4 novembre).

Subito una novità nel primo giorno di Baku, che sarà sì dedicato alle libere, ma con un’unica sessione, fondamentale per la preparazione, più la qualifica. Attenzione, però. Qui il primo grande cambiamento.

Sì perché quella qualifica determinerà la griglia di partenza della gara di domenica e non più della Sprint. Di conseguenza un sabato diverso dagli altri.

Qui il vero cambiamento: una giornata a sé stante, che non influirà sul resto del weekend: al mattino seconda sessione di libere, poi via a una qualifica (divisa sempre in Q1, Q2 e Q3) che determinerà l’ordine di partenza della Sprint Race.

C’è chi dice no

L’allocazione delle gomme resterà la stessa, così come il sistema di punteggio della Sprint, che dà punti ai primi otto classificati. Una scelta del Circus, per rendere ancora più spettacolare il Mondiale. Chiaramente una scelta che divide, e che non piace per niente a chi ha deciso di non far parte di questo nuovo modo di intendere le corse.

Abbiamo discusso per molto tempo e non siamo d’accordo, perché dicono che per avere lo spettacolo bisogna avere pneumatici che si distruggono. E credo che non sappiamo come farlo. Quindi, non possiamo essere d’accordo”. L’intervista al vetriolo del CEO di Micheli, Florent Menegaux, sulle colonne di The Drive, non fa altro che confermare le spalle voltate dal colosso francese sul nuovo concept che Liberty Media ha voluto dare negli ultimi anni al Mondiale di Formula Uno.

Pneumatici Michelin – NewsSportive.it

Il punto che divide

Il nocciolo delle questione sono le gomme, fra l’altro. Michelin è irremovibile: non è d’accordo sul fatto che il modo migliore per produrre gare competitive e spettacolari sia necessario progettare pneumatici con un degrado accentuato.

Florent Menegaux è esattamente all’opposto di Liberty Media e di questo Circus: secondo Michelin, in pratica, bisognerebbe dare ai piloti la possibilità di spingere con costanza: “Le squadre dovrebbero comprendere le prestazioni degli pneumatici e sfruttare il fatto che lo pneumatico si comporta bene dal primo all’ultimo giro”. C’è troppa distanza, ancora, fra le parti e se nessuno farà un passo avanti, tutto resterà tale e quale. Almeno fino a prova contraria.