Calcio

Si taglia lo stipendio pur di restare al Manchester United: scelta di cuore già fatta

I giocatori del Manchester United celebrano la vittoria della Coppa di Lega, denominata ‘Carabao Cup, per motivi di sponsorizzazione, al termine della partita contro il Newcastle. Da sx a dx: Casemiro, David De Gea e Bruno Fernandes. 26 febbraio 2023 (© AnsaFoto)

Il giocatore ha accettato di ridursi l’ingaggio per favorire l’estensione di contratto. Il rinnovo appare sempre più vicino.

Il tap in di Bruno Fernandes riporta alla vittoria il Manchester United e tiene lontane le pretendenti al quarto posto. Nello scontro diretto contro l’Aston Villa, un’eventuale sconfitta avrebbe potuto risucchiare i diavoli rossi nella lotta per la Champions League e, invece, i tre punti mettono un cuscinetto di sicurezza sufficiente, se si considerano anche le due partite in meno (una rispetto al Liverpool).

Il ciclo di impegni ogni tre giorni del mese d’aprile ha messo a dura prova gli uomini di ten Hag, in campo per nove volte. Il pareggio folle del Tottenham Hotspur Stadium aveva mostrato una squadra leggermente scarica, che nel secondo tempo si è fatta rimontare da Porro e Son. Segnali che si erano già intravisti nella debacle di Siviglia e nella semifinale di FA Cup contro il Brighton, vinta ai rigori.

Prima di tirare un po’ il fiato, però, lo United dovrà affrontare due trasferte in tre giorni. La prima nuovamente contro la squadra di De Zerbi, stavolta in campionato, e poi andare ospite di un West Ham a caccia di punti salvezza. Soltanto dopo, ci saranno sette giorni per ricaricare le forza e riprendere il fiato, in vista dello sprint finale.

La Champions sembra alla portata, mancano gli ultimi sforzi. E poi sarà tempo del primo Derby di Manchester in finale in 142 anni della competizione calcistica più antica e affascinante al mondo. Raggiungere entrambi gli obiettivi – da affiancare alla vittoria in Coppa di Lega – darebbe un sapore totalmente diverso alla stagione di una tifoseria, che rischia di vedere i cugini trionfare ancora in Premier e, forse, in Champions League.

Tentativi d’intesa

In attesa che finisca la stagione corrente, a Old Trafford stanno già lavorando per programmare la prossima. Uno dei punti principali discusso negli ultimi mesi riguarda il rinnovo di David de Gea. Il portiere numero uno è arrivato in Inghilterra nel 2011 ed l’unico, tra i presenti in rosa, ad essere presente l’ultima volta che ha chiuso il campionato al primo posto, nell’annata che ha poi portato al ritiro di Sir Alex Ferguson.

Il Manchester potrebbe autonomamente estendere il contratto dell’ex Atletico di un anno, grazie ad una clausola inserita nel contratto dopo l’ultimo rinnovo targato 2019. Il motivo per cui l’opzione non sarà attivata sta nell’ingaggio dello spagnolo, che pesa sulle casse della società per 22 milioni lordi. Secondo quanto riportato da ESPN, le trattative per il rinnovo sarebbero vicine ad essere concluse, con un nuovo accordo valido fino al 2025 e con De Gea pronto a tagliarsi l’ingaggio base, per avere dei bonus in base alle prestazioni.

Il portiere spagnolo del Manchester United David De Gea (a destra) a colloquio con il suo allenatore Erik ten Hag (a sinistra) alla fine della partita di Premier League contro il Bournemouth. 3 gennaio 2023 (© AnsaFoto)

Dubbi e futuro

L’accordo vorrebbe dire fiducia totale per il portiere, che entro fine stagione diventerà il settimo giocatore con più presenze nella storia del club. Negli ultimi mesi, la sua difficoltà nel giocare con i piedi aveva generato dei dubbi sulla volontà di Erik ten Hag di volerlo come titolare anche nella prossima stagione. E dopo pessima partita di Siviglia, l’idea era iniziata a serpeggiare anche in altri ambienti.

Il “problema” è che soli pochi giorni dopo, a Brighton, de Gea ha fatto sfoggio di tutta la sua bravura tra i pali, risultando decisivo per il passaggio del turno. Inoltre, è molto difficile dismettere un portiere del suo calibro, a cui la piazza è molto legato, senza avere tra le mani un sostituto degno, per cui sarebbe necessario un investimento importante. La priorità assoluta dell’allenatore francese resta una prima punta di livello assoluto e, dunque, gran parte del budget verrà orientato in quella direzione.