Forse un giorno imploderà nel suo stesso potere, ma in questo momento la Premier è un qualcosa di diverso da tutti gli altri campionati.
E’ il più seguito, per tradizione, blasone e competitività. E’ il più cercato, quello per cui si paga di più in termini di diritti tv. E’ il più ricercato, perché qualsiasi società di Premier ha un qualcosa che non tutti hanno: la possibilità di spendere a cifre fuori mercato.
I 600 milioni di euro spesi dal Chelsea nelle ultime due sessioni di mercato solo la punta di iceberg impressionante. Basti pensare che il Bournemouth, penultimo in Premier, stava per prendere Zaniolo per 30 milioni di euro, una cifra che nessuno era disposta spendere in Italia, Milan in primis.
L’ormai ex giallorosso ha rifiutato, ma il Bournemouth ha speso comunque quei 30 milioni, per prendere Traoré, attaccante del Sassuolo. Ormai le squadre di Premier fanno quello che vogliono.
Dall’Inghilterra sono sicuri che il Manchester United farà una proposta indecente al Barcelona per Ansu Fati. Il Liverpool è in prima fila per prendere Bellingham dal Borussia Dortmund. Che lo lascia andare per oltre 100 milioni. Ma per i Reds, tanto, i soldi non sono un problema.
Il Manchester City sta lasciando andar via Gundogan a parametro zero (è cercato dal Barcelona), nessun problema, tanto potrebbe arrivare McAllister dal Brighton di De Zerbi. Oppure Bukayo Saka dall’Arsenal.
Fa niente se i Gunners sono in pole per vincere la Premier a diciannove anni di distanza dall’ultima volta, il Manchester City è una meta ambita da chiunque, anche dal nazionale inglese, un po’ centrocampista un po’ attaccante nato in Nigeria ma adottato da Londra.
La trattativa sarebbe in essere. Secondo i tabloid inglesi, Guardiola avrebbe già dato il suo placet alla trattativa, stregato dalla sua fisicità ma anche duttilità tecnica. Bukayo Saka è il classico giocatore moderno che piace a Pep: esterno d’attacco, ma anche performante nella fase difensiva, può giocare perfino come terzino sinistro.
Attualmente Bukayo Saka è legato a un contratto con l’Arsenal fino al 2024, ma non si è mai parlato di rinnovo. Anche in questo caso, nel caso in cui il nazionale inglese di origine nigeriane dovesse andare in scadenza, nessun problema. In Premier i soldi in questo periodo sono appresso all’ultimo dei problemi. Semmai ci sarebbe da chiedere fino a quando, visto che la FA ha messo gli occhi su alcune operazioni dubbie del City, visto che la crisi mondiale potrebbe ripercuotersi anche sui diritti tv, al ribasso. Ma questa è un’altra storia.