Calcio

Problemi al cuore, costretto a ritirarsi: “Sempre forza Lazio!” | Addio in lacrime

Il centrocampista del Galatasaray Alexandru Cicaldau (al centro) viene contrastato dal brasiliano Lucas Leiva (a destra) durante la partita del Gruppo E di Europa League contro la Lazio. A sinistra Luis Alberto. 16 settembre 2021 (AnsaFoto)

Il centrocampista ha deciso di appendere gli scarpini al chiodo, dopo aver scoperto a dicembre di soffrire di un problema cardiaco.

Una partita speciale. Così Maurizio Sarri ha definito la vittoria nel derby contro la Roma, decisa dal nono centro stagione di Mattia Zaccagni. Una gara che ha regalato poche emozioni, decisamente ruvida sotto il profilo degli interventi e che permette ai biancocelesti di scavalcare l’Inter al secondo posto.

La chiave del successo sta nella doppia ingenuità di Roger Ibanez, che si guadagna due cartellini gialli evitabilissimi in soli 32 minuti di gioco e che costringe i compagni a restare in dieci. All’intervallo José Mourinho decide di sostituire Dybala con Llorente e la fase offensiva della Roma di fatto non torna dagli spogliatoi.

Nonostante tutto è stata necessaria una grande giocata di Felipe Anderson, che ha imbucato l’ex Hellas Verona, per sbloccare il risultato, perché i giallorossi chiudono bene le linee di passaggio, fanno densità in area di rigore e non permettono agli avversari di trovare trovare spazi nell’ultimo terzo di campo. E così, gol a parte, l’unica vera occasione per la Lazio arriva dagli sviluppi di calcio d’angolo, sempre con Felipe Anderson che a due passi spara addosso a Rui Patricio.

Da calcio da fermo anche la Roma colpisce, o almeno così pensa. L’autogol di Casale viene annullato per fuorigioco di Smalling. I biancocelesti di Sarri si confermano squadra da grandi partite, avendo battuto in stagione entrambe le volte la Roma, una volta Inter e Milan, e riuscendo nell’impresa di espugnare il Maradona di Napoli. Resta solo la Juventus – con cui ha perso in all’andata e in Coppa Italia – che arriverà nella capitale il sabato pasquale.

Addio al calcio

Nei giorni precedenti al Derby, ha ufficializzato l’addio al calcio un giocatore che in biancoceleste ha giocato per cinque stagioni e collezionato 198 presenze. Stiamo parlando dell’ormai ex centrocampista Lucas Leiva, che venerdì nel corso di una conferenza stampa ha annunciato di appendere gli scarpini al chiodo.

Il brasiliano era tornato al Gremio l’estate scorsa, squadra nella quale è cresciuto ed ha esordito da professionista. A dicembre, però, si era fermato a causa di un problema cardiaco diagnosticato durante un test di routine. Il 36enne ha poi pubblicato su Instagram un post in cui ha voluto ringraziare le squadre che gli hanno dato l’opportunità di esprimersi ai massimi livelli. Tra queste c’è la società capitolina, che ha voluto salutare con un “sempre Forza Lazio”.

Il Presidente della Lazio Claudio Lotito (secondo da destra) e suo figlio Enrico (a sinistra) omaggiano Lucas Leiva (secondo da sinistra) e Thomas Strakosha (a destra) al termine dell’ultima partita disputata all’Olimpico con la maglia della biancoceleste. 21 maggio 2022 (AnsaFoto)

La carriera

Leiva ha origini italiane, essendo il bisnonno nato in Toscana. Centrocampista di grande intelligenza, capace di combinare quantità e qualità in fase di palleggio, è stato considerato un giocatore di enorme talento sin dalla giovane infanzia. Nella sua carriera ha vestito tre maglie, ne abbiamo citate due per cui manca soltanto quella del Liverpool. Benitez lo ha voluto ad Anfield nel 2007 per giocare di fianco a Mascherano.

Con la maglia dei Reds ha vinto una Coppa di Lega (2011-12) e nel 2011 è stato eletto come giocatore dell’anno dai propri tifosi. Con la Lazio ha invece portato a casa una Coppa Italia (2018-19) e due Supercoppe Italiane (2017 e 2019). In nazionale ha collezionato 24 presenze, mentre con la spedizione olimpica brasiliana ha conquistato una medaglia di bronzo a Pechino 2008.