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Novak Djokovic su tutte le furie: decisione comunicata ufficialmente | Mondo del tennis incredulo

Il tennista serbo Novak Djokovic celebra la vittoria contro il polacco Hubert Hurkacz, durante il Dubai Duty Free Tennis ATP Championships 2023. 2 marzo 2023 (AnsaFoto)

Il tennista serbo era in attesa del responso riguardante il permesso speciale per entrare negli Stati Uniti.

Quando la stagione tennistica ha ripreso il via a gennaio, vi era una sola certezza all’interno del circuito Atp: Novak Djokovic è ancora l’uomo da battere. Al di là della terra rossa dove Nadal resta ancora il re della savana – soprattutto a Parigi – il serbo è considerato universalmente come il miglior giocatore in attività.

Nel 2022 nei tornei in cui ha avuto la possibilità di scendere in campo è apparso saldamente come il numero uno del ranking, anche se formalmente non lo era più. È il motivo per cui nessuno si è sorpreso del dominio messo in scena agli Australian Open di poche settimane fa.

Se Djokovic è in condizione, batterlo è veramente complicato, in particolare modo nelle partite negli slam, in cui è necessario vincere tre set su cinque. Dal luglio del 2018, il serbo ha vinto 10 Major ed è stato sconfitto in sole cinque occasioni, sei se contiamo la squalifica rimediata a Flushing Meadows.

L’avanzare dell’età per adesso sembra essere evidenziato solo dal numero delle candeline che spegne ogni 22 maggio, perché per il resto il suo fisico e il suo tennis non sembrano affatto risentire dei quasi 36 anni.

Responso negativo

L’unica cosa che può fermare Djokovic in questo momento è la questione vaccino. Negli Stati Uniti è ancora in vigore la legge secondo cui i cittadini stranieri, che non hanno completato il ciclo vaccinale per il Covid-19, non possono transitare sul suolo americano. Una notizia non di poco conto, dal momento che gli States ospitano tre tornei importanti, ai quali Nole non ha potuto partecipare lo scorso anno. E per adesso la situazione non è cambiata.

Il serbo Novak Djokovic in azione contro il tedesco Philipp Kohlschreiber durante il terzo turno degli Indian Wells 2019. 12 marzo 2019 (AnsaFoto)

Il serbo si è ufficialmente cancellato dal torneo di Indian Wells e con ogni probabilità dovrà fare lo stesso anche per quello di Miami. Aveva presentato una richiesta di permesso speciale, ma non gli è stata concessa. La buona notizia è che il “ban” per i non vaccinati scade il 1°aprile, per cui potrà partecipare alla prossima edizione degli Us Open.

La sua assenza al torneo californiano mette a rischio anche la posizione di numero uno al mondo che ha riconquistato in Australia, in favore di Carlos Alcaraz. Djokovic non difende nessun punto, a differenza dello spagnolo che lo scorso anno è arrivato in semifinale. La distanza tra i due è di 740, per cui se Alcaraz dovesse vincere il torneo, tornerebbe in cima al ranking.