Calcio

Notifica dal tribunale: il Barcellona non può crederci | Contratto invalido: via a parametro zero?

I giocatori del Barcellona sul terreno del Santiago Bernabeu prima della semifinale d’andata di Copa del Rey contro il Real Madrid. Da sx a dx: Eric Garcia, Ferran Torres, Sergi Roberto, Pablo Xavi e Jordi Alba. 2 marzo 2023 (AnsaFoto)

Un vizio di forma invalida il rinnovo di contratto del centrocampista e adesso i catalani rischiano di perderlo a zero in estate.

La stagione del Barcellona sta assumendo dei contorni sempre più particolari. Da una parte abbiamo la straordinaria – ed inaspettata – cavalcata in Liga, che potrebbe riportare i blaugrana ad essere campioni di Spagna dopo quattro anni, e dall’altra troviamo la vicenda Negreira, l’accusa della Procura e tutto ciò che ne seguendo nelle ultime settimane.

Due situazioni contrapposte che rendono agrodolce un’annata che potenzialmente potrebbe terminare con tre trofei. E sebbene non si possa ignorare la precoce uscita dall’Europa, a parziale discolpa i sorteggi non sono stati magnanimi, regalando a Xavi prima il Bayern Monaco e l’Inter nel girone di Champions League e poi il Manchester United nel playoff d’Europa League. L’alto coefficiente di difficoltà è sotto gli occhi di tutti.

Così come lo è il lavoro dell’ex centrocampista spagnolo, che da quando è subentrato a Koeman ha trasformato la squadra catalana, riportandola sulla retta via e riaccendendo gli entusiasmi di una tifoseria che aveva dovuto accettare, suo malgrado, l’addio di Lionel Messi, i vari problemi finanziari e il trionfo europeo del Real.

Domenica sera al Santiago Bernabeu, il Barcellona tenterà di chiudere i discorsi sul campionato e mettere ulteriore pressione sui rivali, in vista del ritorno di Copa del Rey in programma il 5 aprile.

Difficoltà economiche

La pandemia ha messo enormemente in difficoltà il club catalano, com’è ormai acclarato. Le difficoltà sono state tali che il tetto salariale imposto dal presidente della Liga Tebas ha contribuito alla dipartita di Messi ed ha causato diversi problemi nel firmare i nuovi acquisti nel corso dell’ultima sessione estiva di mercato.

Per fare mercato ed evitare di ridurre ulteriormente il monte ingaggi, la dirigenza ha approvato diversi cambiamenti radicali. Il primo è la vendita dei naming rights del Camp Nou all’azienda svedese Spotify all’interno di un accordo che prevede anche la sponsorizzazione delle maglie da gara e d’allenamento e che porterà nelle casse della società circa 430 milioni di euro. Il secondo è la vendita del 10% degli incassi dai diritti tv del campionato spagnolo per i prossimi 25 anni alla società d’investimenti Sixth Street per 207.5 milioni di euro. Ed infine ha venduto il 49% dei Barça Studios a Orpheus Media e Socios.com – 24,5% a testa – per un totale di 200 milioni di euro.

Il centrocampista del Barcellona Pablo Gavi si riscalda prima della partita di LaLiga contro l’Athletic Club a Bilbao. 12 marzo 2023 (AnsaFoto)

Gavi

Tutte queste mosse sono state fatte la scorsa estate per cercare di racimolare la liquidità necessaria per sbloccare il mercato in entrata e poter registrare gli acquisti, tra cui Lewandowski, Raphinha e Koundé. Questa situazione economica è uno dei motivi per cui adesso il club rischia di perdere a parametro zero Pablo Gavi.

Lo scorso settembre il Barcellona ha ufficializzato il rinnovo di contratto del centrocampista fino al 2026, ma essendo fuori dalle finestre di mercato non ha potuto cambiare lo status del giocatore per inserirlo nella prima squadra. All’interno dell’accordo era stata messa una clausola secondo cui se la società non l’avesse registrato come giocatore della prima squadra entro il 30 giugno 2023, lo spagnolo avrebbe potuto lasciare il club da svincolato.

Qui subentrano le problematiche economiche. Quando i catalani hanno provato a gennaio a registrarlo, LaLiga l’ha impedito perché avrebbero già superato i limiti riguardo il tetto salariale. Il club si è mosso per vie legali ed il 31 gennaio il tribunale di Barcellona ha ordinato un’ingiunzione che permettesse al Barça di registrarlo entro 20 giorni lavorativi.

La richiesta è stata presentata il 2 marzo, un giorno dopo la deadline, secondo LaLiga. Il tribunale ha dato ragione alla lega e adesso il Barcellona ha cinque giorni a disposizione per dimostrare di aver presentato la documentazione entro la deadline, altrimenti lo status di Gavi tornerà ad essere quello di giocatore delle giovanili e gli permetterebbe di lasciare a parametro zero a partire dal prossimo 1 luglio. Liverpool e Manchester United sono già alla finestra.