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L’Italia sarà esclusa dalle Olimpiadi di Tokyo?

Sarebbe necessario un decreto legge da parte del Governo, da mettere a punto nelle prossime ore, per salvare la presenza dell’Italia alle Olimpiadi di Tokyo. Si discute infatti in queste ore della possibilità che il nostro Paese sia escluso dai Giochi Olimpici. Si tratta di una decisione che non avrebbe alcun precedente per l’Italia e che potrebbe derivare dalla mancanza di autonomia del Coni. Proprio per evitare questa procedura di esclusione dell’Italia, sarebbe importante un apposito decreto legge. Ma vediamo che cosa è successo nel dettaglio.

La decisione ufficiale sarà presa mercoledì

Una decisione in via ufficiale, anche se si parla parecchio in queste ore di questa notizia, sarà presa mercoledì prossimo alle 17:30 da parte del Comitato Olimpico Internazionale. Il tutto potrebbe prendere la forma di una vera e propria sospensione del Coni.

In seguito ad una recente riforma dello sport, effettuata dal governo Lega-Movimento 5 Stelle, infatti, il Coni ha perso la sua autonomia, con l’arrivo dell’organo a carattere governativo Sport e Salute. È un punto essenziale, perché il CIO non consente agli Stati che, per quanto riguarda lo sport, non hanno una precisa autonomia di partecipare alle Olimpiadi.

Se il Governo deciderà di mettere a punto nelle prossime ore un apposito decreto per risolvere la questione dell’autonomia del Coni, la decisione potrebbe essere quindi diversa e il nostro Paese potrebbe partecipare alle prossime Olimpiadi.

Cosa significa l’esclusione dell’Italia dalle Olimpiadi

Proprio nel periodo in cui si discute di un’ipotesi che vedrebbe la possibilità di un annullamento delle Olimpiadi di Tokyo, ipotesi comunque smentita, arriva anche questa notizia che riguarda la possibile esclusione dell’Italia dai Giochi.

Questo non significherebbe comunque che gli atleti del nostro Paese non potrebbero partecipare alla competizione. Gli sportivi italiani potrebbero comunque partecipare, ma da indipendenti, quindi non potrebbero usare i colori italiani e, nelle situazioni di vittoria, non si potrebbe suonare l’inno italiano.