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Juventus: storia della società calcistica

La Juventus è una delle squadre più rappresentativa del calcio italiano; si tratta del club più titolato in Italia e di uno di quelli che ha più vinto in campo internazionale. Per comprendere a pieno l’importanza di cui gode la formazione torinese nel mondo, basti considerare il settimo posto (prima tra le italiane) nella classifica della FIFA del 2000, riguardante le squadre più importanti del secolo.

La fondazione della Juventus e la rivalità con il Torino

La fondazione della Juventus è arrivata nel 1897: la prima formazione che vide la luce fu lo Sport-Club Juventus, creata da alcuni studenti del Liceo Classico Massimo D’Azeglio. La formazione torinese esordì nel campionato nazionale solo tre anni dopo, arrivando alla vittoria del primo scudetto nel 1905, durante la presidenza dello svizzero Alfred Dick.

Lo stesso presidente, a causa delle divergenze di spogliatoio, abbandonerà la squadra contribuendo alla formazione della FC Torinese, che negli anni diventerà il Torino; la Juventus conobbe una prima crisi in quegli anni, a causa di problemi finanziari che ne causarono l’avvicinamento alla retrocessione in Promozione.

Il primo ciclo vincente della società e l’utilizzo del metodo

Il primo ciclo vincente della Juventus c’è stato dal 1930 al 1935, con la vittoria di cinque scudetti consecutivi e con il raggiungimento delle semifinali della Coppa dell’Europa Centrale per quattro anni consecutivi.

Il periodo inter-bellico fu piuttosto positivo per la Juventus, che creò il blocco dell’Italia vincente del Mondiale 1934. Ad allenare la formazione vincente fu Carlo Carcano, precursore del cosiddetto “metodo”, formazione con modulo 2-3-2-3. Prima della seconda guerra mondiale, nel 1938, quando il Quinquennio d’oro era già terminato la Juventus vinse la sua prima Coppa Italia.

La presidenza di Gianni Agnelli e di Giampiero Boniperti

I grandi successi del dopoguerra sono targati Gianni Agnelli e Giampiero Boniperti: quest’ultimo, con Omar Sivori e John Charles formò il trio d’oro che ottenne tre scudetti consecutivi. Sivori fu, inoltre, vincitore anche del Pallone d’Oro.

Con Boniperti alla presidenza del club i successi non si fermarono: la Juventus ottenne, in 15 anni di assoluto dominio, 9 scudetti, 2 Coppe Italia e 2 successi internazionali; per la formazione torinese arrivò anche un altro record: fu la prima squadra al mondo a vincere tutti i trofei possibili.

L’era Trapattoni e l’era Lippi

L’era Trapattoni fu quella più vincente per la Juventus: iniziata nell’ambito della presidenza di Boniperti, con i successi in ogni ambito, si è conclusa nel 1986, con la vittoria dell’ultimo scudetto. Un anno prima arrivò anche la vittoria della Coppa dei Campioni, passata alla storia non per la vittoria contro il Liverpool quanto più per gli incidenti provocati dagli hooligans prima dell’inizio della gara.

Come di solito accade, dopo un periodo vincente inizia una fase di crisi: la Juventus ne conobbe una piuttosto duratura a causa del tramonto di una generazione di calciatori che avevano fatto la storia. Con Marcello Lippi iniziò una nuova fase vincente per la Juventus, che vinse cinque scudetti, una Coppa Italia, la Champions League del 1996 (nonostante quattro finali raggiunte), quattro Supercoppe Italiane e una Supercoppa UEFA.

Lo scandalo Calciopoli e la presidenza di Andrea Agnelli

L’ultimo ciclo vincente della Juventus, che ancora perdura al termine della stagione 2018-19, c’è stato a seguito dello scandalo Calciopoli, verificatosi nella seconda metà del 2000. I successi di Fabio Capello ottenuti da allenatore della formazione bianconera sono stati vanificati, e la Juventus ha conosciuto una fase di crisi.

La revoca dello scudetto 2004-05, la non assegnazione dello scudetto 2005-06, la revoca di tutti i punti ottenuti in classifica (la Juventus, agli atti, aveva vinto il campionato), la conseguente retrocessione in Serie B e la squalifica di 5 anni con proposta di radiazione per Luciano Moggi sono stati preludio di annate difficili per la formazione bianconera, costretta a vendere i suoi pezzi migliori dopo la retrocessione (Ibrahimovic, Vieira) e di arrancare per anni.

Con la presidenza di Andrea Agnelli, quarto esponente della dinastia torinese, la situazione è cambiata drasticamente: dapprima con Antonio Conte, poi con Massimiliano Allegri la Juventus ha ottenuto otto scudetti consecutivi, arrivando a 35 totali, e ha raggiunto due finali di Champions League.