Tennis

“Djokovic non giocherà”: annuncio ufficiale, il 2023 di Nole inizia con la notizia peggiore

Novak Djokovic celebra la vittoria contro Constant Lestienne durante ad Adelaide (AnsaFoto)

Dagli Stati Uniti arrivano delle pessime notizie per Novak Djokovic, che potrebbero condizionare pesantemente la sua stagione.

La stagione tennistica 2023 è già iniziata. I giocatori in questo momento si trovano in Australia per prepararsi agli Open che si terranno dal 16 al 29 gennaio. In un momento normale della storia non sarebbe una notizia vedere Novak Djokovic allenarsi ad Adelaide, ma il recente passato non può essere messo da parte. Sicuramente non l’ha dimenticato Nole. La vicenda che l’ha visto essere espulso dal paese, negandogli la possibilità di difendere il titolo, è una ferita ancora aperta che difficilmente si rimarginerà. Per cui, quest’edizione degli Australian Open sarà ancora più speciale per lui e non solo perché andrà a caccia del decimo titolo.

Lo scorso anno quando ha avuto la possibilità di giocare il serbo ha ancora dimostrato di essere il miglior giocatore del circuito. L’unica partita in cui non è riuscito a mettere in piedi una strategia per essere competitivo si è giocata a Parigi contro Rafa Nadal, che si presenta quest’anno a Melbourne da campione in carica. Dopo il ritiro di Roger Federer, i tre tenori sono diventati due e si giocheranno tutte le carte che gli sono rimaste per cercare di chiudere al primo posto l’infinita gara degli slam. Ad oggi la differenza è di un solo titolo.

Il tabellone delle qualificazioni verrà sorteggiato domenica 8 gennaio, alle 5 italiane. Saranno ben 16 gli italiani che proveranno ad accedere al main draw. Il tabellone definitivo verrà invece definito giovedì 12 gennaio.

Guai in vista per Djokovic?

Il 2022 è stato l’anno più complesso della carriera di Djokovic. E il 2023, iniziato secondo altre aspettative, potrebbe adesso diventare una copia carbone del precedente sempre a causa del vaccino per il Covid-19.

Novak Djokovic in auto lo scorso gennaio mentre dirige all’udienza in tribunale che avrebbe deciso la sua partecipazione agli Australian Open (AnsaFoto)

Nella giornata di ieri le autorità statunitensi della Transport Security Administration (tsa) hanno confermato che per i non americani sarà necessario dimostrare di aver completato il ciclo vaccinale per entrare negli Stati Uniti. La proroga è al momento prevista fino al 10 aprile. Questo mette a rischio la presenza del tennista serbo ai Masters 1000 di Indian Wells e Miami che di disputeranno rispettivamente dal 6 al 19 marzo e dal 20 marzo al 2 aprile. Una notizia inaspettata, dal momento che si ipotizzava addirittura che Djokovic potesse disputare anche il torneo di doppio in California. Nessun problema, invece, per i tornei in terra canadese.

Questa è la risposta degli Stati Uniti all’allarme generato dalla situazione covid cinese, che sta mettendo in seria preoccupazione tutti. L’Italia per esempio ha reso obbligatorio il tampone per chi arriva dalla Cina, e presto l’intera Unione Europea potrebbe seguirla. Se poi la situazione di allerta dovesse confermarsi tale, lo status di Djokovic potrebbe essere a rischio anche per i prossimi Us Open. Fortunatamente per lui, agosto è ancora lontano.