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Chiamata ufficiale per Ibrahimovic: “Come al Milan” | Offerta impossibile da rifiutare

Zlatan Ibrahimovic – NewsSportive.it

Il pari casalingo contro la Salernitana ha rallentato nuovamente il Milan, e fatto venire nuovi dubbi sul futuro di tanti rossoneri.

De Ketelaere continua a essere un oggetto misterioso nello scacchiere di Pioli. Anche nel posticipo contro la Salernitana, l’ex stella del Brugge, entrato al posto di Brahim Diaz, non ha inciso come i rossoneri auspicavano.

Vero è che bisogna dare tempo a un giocatore (l’esempio di Tonali del primo anno, una cartina di tornasole), ma non ci sono stati mai miglioramenti del 22enne di Brugge, ed è normale che la dirigenza stia pesando quanto meno al da farsi.

Stesso discorso vale di fatto per Origi, con l’aggravante che l’ex attaccante del Liverpool, anche lui belga ma di origini keniane, sta ripetendo errori su errori dall’inizio della stagione.
In pratica l’ex Reds non ha mai veramente né inciso né rappresentato una valida alternativa a Olivier Giroud: anche con la Salernitana non è riuscito a dare la scossa, completamente avulso dal gioco. Fosse la prima…

Rebus Leao

Chiaramente il mercato del Milan dipenderà in primis dall’entrata nella Champions League che verrà, ma soprattutto dal rinnovo o meno di Leao, attualmente irriconoscibile. La dirigenza rossonera vuole tenerlo, a cifre non esorbitanti vista la sua incredibile flessione in questa seconda parte di stagione.

Dal Mondiale quei 7,5 milioni per i prossimi cinque anni (questa la sua richiesta) non li vale proprio. Normale quantomeno domandarsi se è meglio investirli magari per prendere una giovane punta che possa dare il cambio, o perché no giocarci insieme, con Giroud, lui si verso un rinnovo ufficioso.

Leao – NewsSportive.it

Basta solo la presenza

E poi la domanda sorge spontanea: che si farà con Zlatan Ibrahomivic? Sicuramente basta la sua presenza per dare al Milan un altro sentiment. La forma, post operazione, comunque trovata. E anche alla svelta. Chi non ha dubbi su Ibra è Janne Anderson.

Il commissario tecnico della Svezia crede senza remore sul fuoriclasse di Malmoe. “Ho ripetuto più volte – sottolinea il cittì degli scandinavi in uno stralcio di un’intervista a Fotbollskanalen – che se è in forma e in salute, pure non fosse in grado di partire titolare, può dare ancora molto in termini di impegno e leadership e dell’influenza che ne deriva. Potrebbe fare come al Milan, dove gioca poco ma dà tanto”. Ibra manca in nazionale da un anno, proprio da marzo 2002, quando entrò nella sfida contro la Polonia.