Andrea Pirlo nei guai: la sua azienda chiede il concordato preventivo

Andrea Pirlo è nei guai. Il campione bresciano che sta per chiudere la carriera calcistica con il New York City si ritrova al centro di un nuovo caso mediatico. La Elg Steel, azienda di famiglia di Pirlo, ha chiesto infatti al Tribunale Civile di Brescia l’ammissione alla procedura di concordato.

L’impresa, che sin dalla sua nascita produce tubi d’acciaio, nel 2011 ha persino toccato i 75 milioni di fatturato. Nel 2015 si è ritrovata però ad affrontare un dimezzamento netto dei ricavi e a chiudere l’esercizio con un rosso da 54mila euro. Il gruppo fondato dal calciatore, insomma, sta attraversando la fase più buia della sua storia.

L’azienda di Pirlo, come si legge nella richiesta di concordato depositata da essa stessa, «dopo aver effettuato consistenti investimenti strutturali, si è trovata a fronteggiare la crisi economica e, in più, anche un mutato atteggiamento delle banche che hanno dimezzato il credito a breve termine». Banche, che alla Elg Steel hanno provocato «consistenti ed imprevisti oneri finanziari».

La situazione insomma non è buona e il fatto stesso che si sia dovuti ricorrere al concordato non presuppone nulla di buono. I Pirlo dovranno pertanto attendere la decisione del Tribunale per capire quale sarà il futuro della loro attività.

Antonio Osso